Dalla Basilicata alla Puglia, da Matera ad Altamura, da Gravina a Spinazzola, fino a Roma ed a Bruxelles, nei palazzi che contano, quelli che decidono, risuona, senza alcun timore, l’urlo del “NO!” per la realizzazione nella zona dell’Alta Murgia di una discarica di rifiuti nucleari.
“Nulla sarà deciso senza il nostro consenso!” dichiarazione ferma e netta dell’Assessore all’Ambiente Santorsola. Messaggio forte e chiaro ripreso anche dal resto delle istituzioni locali, della popolazione e delle associazioni ambientaliste, pronti a mobilitarsi ulteriormente per scongiurare il deposito di scorie tossiche.
Tutto è cominciato nell’estate di qualche anno fa quando la Sogin, società nata per il cosiddetto “decommissioning” delle vecchie centrali nucleari italiane, ebbe l’ingrato compito ed incarico tecnico di “scovare” le zone idonee in Italia predisposte ad ospitare nuovi “cimiteri nucleari”.
Tra queste, il Cnapi, il Documento Nazionale della Mappatura delle Aree, individuò anche la tranquilla e naturalistica Basilicata, più nello specifico, appunto l’Alta Murgia, a confine con la “sorella” Puglia. Insomma, a pochi passi proprio da Scanzano Ionico, che aveva già dato, per qualcosa del genere.
Ed anche in quella occasione il popolo ebbe la meglio sulle decisioni politiche! Nel 2003, infatti, fu scongiurato tutto questo, con una grandissima protesta popolare. Suona la carica anche il Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico.
“Dobbiamo restare uniti ed andare tutti nella stessa direzione. Dobbiamo avere una sola voce in capitolo. Solo così otterremo rispetto e potremmo dimostrare la nostra forza, quella che parte dal basso, dalla gente perbene che spero nel futuro della propria terra!”.
Adesso l’incubo sembra essere tornato, ma oggi come allora, la gente è pronta a scendere in strada in maniera compatta e a far barricate per difendere il proprio territorio dai colossi industriali e la salute, soprattutto quella delle prossime generazioni, che saranno il nuovo tessuto sociale della splendida Basilicata che verrà…